L'ultima finestra di dialogo è quella che consente la selezione dei layer. Si può definire un nome per il layer oppure lasciare il nome di default (il nome del servizio). Di seguito, comparirà una casella di testo contenente la lista dei layer del servizio, organizzata secondo una struttura ad albero. Al passaggio del mouse sui layer, compariranno le informazioni su di essi (metadati): estensione, intervallo di scala di visualizzazione, tipo di layer (raster o vettoriale) e se è visibile di default nel servizio.
Metadati di un layer del servizio.
L’opzione “Mostra l'ID dei layers” consente di visualizzare le informazioni sugli identificativi dei layer. Quest’opzione è utile quando ci sono layer per i quali la descrizione è ridondante. Pertanto, l’unico modo per riuscire a distinguerli, è quello di riconoscerne l’identificatore (ID), che sarà sempre unico. Inoltre, è disponibile una serie di opzioni per selezionare il formato di immagine da utilizzare per scaricare le immagini. Se il nostro servizio lavora con immagini raster, è possibile scegliere il formato JPG oppure uno dei formati rimanenti se desideriamo che il servizio sia dotato di trasparenza.
Nota: la trasparenza nelle immagini PNG a 24 bit non si visualizza correttamente in gvSIG 0.6. Questo tipo di formato è supportato a partire da gvSIG 1.0.
Di seguito, è riportato il riquadro con i layer del servizio selezionati. E' possibile aggiungere solo alcuni dei layer del servizio e riorganizzarli. In questo modo si configura la visualizzazione del servizio in una forma completamente personalizzata.
Nota: la configurazione non potrà essere accettata fino a quando non sarà aggiunto qualche layer.
Nota: le selezioni multiple dei layer del servizio possono essere realizzate utilizzando i tasti “Ctrl” e “Maiuscolo”.