Questo geoprocesso permette di trasferire gli attributi da un layer ad un altro sulla base di una caratteristica comune. A differenza dell’unione (join) dei database relazionali, in questo caso la caratteristica comune non è un campo delle due tabelle con il medesimo valore, ma che gli elementi relazionati dei due layer siano rispondenti ad alcuni criteri spaziali.
Il geoprocesso “Connessione Spaziale” permette di considerare due tipi di criteri spaziali per stabilire una connessione spaziale:
Vicino più prossimo (relazione 1-1). Assegna ad un elemento del layer di origine gli attributi dell’elemento più vicino del layer relazionato. Nel caso l’elemento più vicino intersechi (o vi sia contenuto nel caso di poligoni) quello originale, l’algoritmo prenderà il primo elemento analizzato tra le possibili intersezioni.
Contenuto in (relazione 1-N). Relaziona un elemento del layer d’origine con vari elementi del layer di destinazione (cioè con quelli che si intersecano). In questo caso il layer d’origine non erediterà gli attributi del layer relazionato, bensì l’operazione sarà molto simile a quella del geoprocesso “Dissolvi”. Per gli N elementi relazionati con un elemento del layer d’origine, l’utente avrà la possibilità di scegliere una o più funzioni raggruppate (media, minimo, massimo, sommatoria) che saranno applicate agli attributi numerici del layer relazionato.