Il geoprocesso "Riproiezione" consente, partendo da un tema vettoriale di input georeferenziato in un determinato sistema di riferimento, di generare un un nuovo layer vettoriale georeferenziato in un altro CRS (Coordinate Reference System).
Pertanto, differentemente dalla riproiezione "al volo" che viene realizzata caricando su una vista un tema con un un sistema di riferimento diverso (esplicitamente impostato nella fase di caricamento del dato), il geoprocesso consente di rendere "definitiva" la trasformazione di coordinate e può essere di grande utilità per creare un archivio di dati geografici contenente all'interno strati informativi vettoriali cui compete lo stesso CRS, disponendo in partenza di layers con CRS diversi.
Il geoprocesso viene avviato dopo aver selezionato sulla finestra del gestore dei processi la voce "Riproiezione" dalla cartella "Conversione dei dati".
selezione del geoprocesso "Riproiezione" dall finestra del gestore dei processi
Non bisogna, tuttavia, mai perdere di vista il fatto che le conversioni di coordinate sono matematicamente esatte solo se effettuate nell'ambito dello stesso datum (cambiamento del fuso o del metodo di proiezione:UTM, LAMBERT, CASSINI-SOLDNER, etc.).
Se, invece, le conversioni vengono effettuate tra datum differenti, sovente le funzioni di trasformazione disponibili sono di tipo globale, o valide per vaste aree geografiche e non tengono conto delle "distorsioni" delle reti geodetiche, con conseguenti approssimazioni spesso incompatibili con la tolleranza ammissibile. In tali casi, può risultare più opportuno utilizzare l'apposita estensione JCRS di gvSIG, ed utilizzare metodi più sofisticati e precisi (ad esempio il metodo dei grigliati NTV2).