Ci sono soluzioni libere, solide, mature e di qualità. L'uso del Software Libero promuove l'indipendenza tecnologica favorendo allo stesso tempo lo sviluppo di un'industria di tecnologia dell'informazione grazie alla capacità di orientare il suo modello di commercio verso la prestazione di servizi. Offre una maggior garanzia ai clienti che in qualsiasi momento potranno essere quelli che controllano le tecnologie utilizzate e non al contrario, come quando si mette il cuore del proprio Sistema di Informazione in mano ai prodotti proprietari senza sapere realmente né ciò che fanno né come lo fanno e con molteplici finestre attraverso le quali si infiltrano virus e si creano falle nella sicurezza.

Con queste affermazioni non stiamo svelando nessuna verità ignota. Sempre più spesso ci sono studi e riscontri oggettivi che la avvalorano. Sempre più spesso ci sono Soluzioni Libere che si usano e che si consolidano, constatando che offrono vantaggi e nuove possibilità.

Tuttavia, stando così le cose, restano ancora molti spazi dove la libertà non è riuscita ad entrare. Spazi che continuano a costituire riserva esclusiva per i prodotti privati e soprattutto a quelli che risultano più costosi e che sono accompagnati dalla firma di una grande multinazionale.

Guardiamo da una parte alle piccole e medie imprese del settore dell'informazione tecnologica che offrono servizi professionali basati sull'integrazione dei programmi liberi e, dall'altra, alle grandi multinazionali del settore che continuano a imporre le loro soluzioni proprietarie in certi spazi che, evidentemente, sono gli spazi che risultano più allettanti sotto il profilo economico.

E staremo sbagliando la nostra analisi se pensassimo che solo i criteri tecnico-scientifici siano quelli che fanno pendere la bilancia da una parte o dall'altra. I criteri scientifici sono fondamentali, non lo mettiamo in dubbio, però non sono gli unici. In gvSIG insistiamo che Scienza, Economia e Politica sono discipline in relazione fra di loro e che non si possono comprendere nella loro completezza se le si guardano ciascuna singolarmente.

Noi crediamo che esistano spazi inaccessibili per tutto ciò che non corrisponda al binomio Multinazionale-Soluzioni proprietarie. Vogliamo creare scenari dove tutte le opzioni esistenti possano essere realmente valutabili, in modo che coloro che chiedono soluzioni professionali possano optare per quella che considerano la più interessante dopo averle analizzate.

Per conseguire questo obbiettivo dobbiamo continuare a lavorare, dobbiamo continuare a sfatare miti come quello che identifica collaborazione e volontariato. Il software libero si basa su di un modello di collaborazione, reso possibile dalla sua natura di conoscenza condivisa, in cui esiste una vasta e diversificata quantità di imprese in grado di offrire servizi professionali di qualità che si adattano a tutte le necessità del momento.

Dobbiamo continuare a costruire e consolidare un'immagine di qualità e professionalità legata a soluzioni libere e, naturalmente, continuare a combattere le inesattezze tradizionali. Non ci inganniamo, in questi spazi dei più vasti progetti, si continua a sentire che il Software Libero non ha qualità e che dietro al software libero non ci sono imprese che lo mantengono.

Argomento 1: Il Software Libero non ha qualità

Rispetto alla qualità abbiamo due tipi di programmi: Programma buono e Programma cattivo. E se ne possono trovare tanto nei programmi liberi che in quelli proprietari. Con questo piccolo particolare: che nel caso del programma libero si può individuare effettivamente la qualità e modificarla se lo si desidera grazie alla natura aperta del programma stesso.

Argomento 2: Dietro al Software Libero non ci sono imprese

Ci sono imprese, e molte, però che funzionano con un modello di commercio diverso. Con un modello basato sulla prestazione di servizi professionali dove tutto l'investimento punta a creare ricchezza e non un modello dove la vendita continua ad essere la parte fondamentale del commercio considerando uno spreco la parte di investimento.

Sono molte le imprese che offrono questi servizi e, se ne vogliamo una prova, nel settore della Geomatica non dobbiamo fare altro che analizzare la folta lista delle imprese socie o collaboratrici della Associazione gvSIG.

Sono inesattezze evidenti che non reggono una minima analisi, ma che tuttora esistono in alcuni spazi dove le linee guida che disciplinano sono altre e diverse da quelle messe in risalto dal rigore tecnico-scientifico.

Spazi di grandi progetti, di grandi possibilità economiche dove coloro che monopolizzano faranno ciò che è in loro possesso per non condividerli.

Spazi fino ad oggi inaccessibili a coloro che propongono un nuovo modello di solidarietà e collaborazione, a coloro che non si rassegnano ad accettare la realtà come se fosse qualcosa di assolutamente non modificabile.

No, questa non è la realtà, nella prospettiva di quanti invece credono che la solidarietà, la collaborazione e l'etica debbano esistere anche nell'ambito professionale. Questi sono i nuovi spazi che vogliamo conquistare per le soluzioni libere e che motivano lo slogan per le settime giornate di gvSIG: Alla conquista di nuovi spazi. 

Gruppo gvSIG